Le notizie si rincorrono veloci ed inutili. Ad alimentare una staffetta di indiscrezioni, anticipazioni, spiegazioni. Anche l’omelia di un prete viene succhiata avidamente. Ormai ci siamo abituati. Rassegnati. Non tutti però. Rimane il sorriso timido di Yara. Una ragazzina con dei sogni nel cuore.
Nel frastuono mediatico, in cui ognuno si affanna a dire la sua scontata opinione, rimango solidale con il dolore silenzioso dei suoi familiari. E rimango ferito dall’ultimo grido di aiuto di quella ragazzina, che amava sognare.
Quante grida di aiuto! Spesso inascoltate. Sentono parlare di crisi economica, hanno paura di una vita con pochi soldi, paventata dai grandi, ma si accorgono contemporaneamente che il denaro non è fonte autentica di felicità; vedono i genitori discutere e litigare ma non assistono quasi mai alla loro riconciliazione, che generalmente avviene nel segreto; non sanno più raccontare le loro emozioni e i sentimenti, poiché li abbiamo abituati al primato dell’esteriore e del materiale; hanno tanta tecnologia a disposizione, ma vengono lasciati soli dai grandi, poiché abbandonati alle consolle, alla musica preferita, ai telefonini, alla rete, alla tv. Non sanno decifrare la schizofrenia di una società che da un lato li spinge a consumare e dall’altro a “dimagrire”, a rifiutare il bullismo ma e a sguainare le armi del potere e della prevaricazione sugli altri, a rispettare le idee di tutti ma poi a considerare l’altro puro oggetto di inciampo, oppure di piacere.
Grida aiuto! Il 14% dei ragazzi che scarica dalla rete materiale vietato; e quel 28% che dichiara di bere superalcolici; il 16% delle ragazze a dieta perché si sentono grasse oppure il 5% che ricorre alla chirurgia estetica; il 26% che subisce offese, furti e provocazioni da coetanei; il 17% che si innamora su internet.
Nel frastuono mediatico, in cui ognuno si affanna a dire la sua scontata opinione, rimango solidale con il dolore silenzioso dei suoi familiari. E rimango ferito dall’ultimo grido di aiuto di quella ragazzina, che amava sognare.
Quante grida di aiuto! Spesso inascoltate. Sentono parlare di crisi economica, hanno paura di una vita con pochi soldi, paventata dai grandi, ma si accorgono contemporaneamente che il denaro non è fonte autentica di felicità; vedono i genitori discutere e litigare ma non assistono quasi mai alla loro riconciliazione, che generalmente avviene nel segreto; non sanno più raccontare le loro emozioni e i sentimenti, poiché li abbiamo abituati al primato dell’esteriore e del materiale; hanno tanta tecnologia a disposizione, ma vengono lasciati soli dai grandi, poiché abbandonati alle consolle, alla musica preferita, ai telefonini, alla rete, alla tv. Non sanno decifrare la schizofrenia di una società che da un lato li spinge a consumare e dall’altro a “dimagrire”, a rifiutare il bullismo ma e a sguainare le armi del potere e della prevaricazione sugli altri, a rispettare le idee di tutti ma poi a considerare l’altro puro oggetto di inciampo, oppure di piacere.
Grida aiuto! Il 14% dei ragazzi che scarica dalla rete materiale vietato; e quel 28% che dichiara di bere superalcolici; il 16% delle ragazze a dieta perché si sentono grasse oppure il 5% che ricorre alla chirurgia estetica; il 26% che subisce offese, furti e provocazioni da coetanei; il 17% che si innamora su internet.