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A breve il blog sarà trasferito su www.appuntidiunpellegrino.it

venerdì 30 settembre 2011

venerdì 23 settembre 2011

L'acqua calda

E se cominciassimo a raccontare che è bello essere onesti, leali, giusti. Che vale la pena rinunciare a convenienze personali in vista del bene di tutti. Che i corpi non sono merce di scambio. Mai! Che non si può essere virtuosi pubblicamente e oscenamente perversi nel privato. Che non esiste una ragion di stato che possa offuscare la giustizia, deturpare la libertà e umiliare la verità. Che l'economia da sola non ci rende felici. Che la corruzione spezza i sogni. Che il potere è sempre pericolosamente ambiguo. Che non è giusto che a ottant'anni se non hai soldi sei un vecchio palloso, se invece hai soldi fai parte della classe dirigente (vecchia e pallosa) di un paese. Io a volte mi vergogno. E forse a volte vergognassi e chiedere scusa è un atto coraggioso.

giovedì 15 settembre 2011

La dislessia pastorale

Ogni tanto mi risuonano nel cuore queste parole: "dar da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati". Nessuno potrebbe contestarne l'urgenza e la verità di queste opere, che dovrebbero sovrastare ogni altro pensiero e muovere ogni altra azione. Mi domando però se nelle nostre scelte quotidiane e nei nostri grandi sogni, distrattamente ci adoperiamo a dar da mangiare agli assetati e da bere agli affamati. Una sorta di dislessia della carità. Fare ciò che è buono e giusto a chi non ne ha bisogno, oppure nel momento non opportuno.
Non esiste programmazione pastorale, progetto, desiderio e neppure la carità che non tenga conto del TEMPO  e dei contesti, e che non si occupi innanzitutto delle PERSONE. Se no siamo come bronzo che rimbomba a vuoto!