AVVISO Iai NAVIGANTI

A breve il blog sarà trasferito su www.appuntidiunpellegrino.it

martedì 27 marzo 2012

Il terreno buono




«È terreno buono il cuore di ogni uomo e donna in ogni suo sobbalzo di amore e nel desiderio di essere amati. Come Silvia che non crede, ma non smette di lottare e di porre domande, e Arianna tra un caffè e una passeggiata, come Massimo che aspetta da tempo che vada a trovarlo anziché lamentarmi perché non sia lui a venire da me; come Angela che si commuove, come Giuseppe che tenta la difficile arte dell’esistenza in un mondo incrostato di pregiudizi, come Gianni dalle mille (forse troppe!) domande, e Chiara, incontrata sul mio cammino per caso, coraggiosa contro tutto. Come Pierluigi che si stupisce e si entusiasma per ogni cosa, come
Valentina che per me rimane un mistero, come Loredana che, piena di ferite, non smette di curare gli altri. Come Gaia, sospettosa tra i banchi di scuola, poi divenuta un libro aperto: ricordo il suo abbraccio dopo anni che non ci si incontrava; mi piacciono i suoi occhi sorridenti, anche se non è quasi mai felice» (Dalla sacrestia a Gerico, pag. 63).

domenica 25 marzo 2012

Memoria dei missionari martiri del 2011

“I cristiani devono imparare ad offrire segni di speranza e a divenire fratelli universali, coltivando i grandi ideali che trasformano la storia e, senza false illusioni o inutili paure, impegnarsi a rendere il pianeta la casa di tutti i popoli. Desidero esprimere, con particolare affetto, la mia riconoscenza ai missionari e alle missionarie, che testimoniano nei luoghi più lontani e difficili, spesso anche con la vita, l’avvento del Regno di Dio. A loro, che rappresentano le avanguardie dell’annuncio del Vangelo, va l’amicizia, la vicinanza e il sostegno di ogni credente. Dio, che ama chi dona con gioia li ricolmi di fervore spirituale e di profonda letizia” (Benedetto XVI).   
Suor Jeanne Yegmane, congolese,Congregazione dell’Ordine di San’Agostino, uccisa il 15 gennaio a Dungu (RD Congo) Uccisa in un’imboscata stradale, gli assalitori usciti all’improvviso dalla foresta hanno sparato contro i veicoli di passaggio, uccidendola. Dopo aver fermato le auto, i banditi hanno rapinato i passeggeri e incendiato i veicoli. Dopo la conclusione del suo mandato di Superiora, Suor Yegmane si era specializzata in oftalmologia a Kinshasa. Era molto impegnata nella cura dei malati e da mesi lavorava intensamente per la realizzazione del Centre Ophtalmologique Siloe d’Isiro, destinato a coprire un bacino di utenza di circa 2 milioni di persone.   
Suor Angelina,nata in Sud Sudan, Congregazione dell’Ordine di San’Agostino,uccisa il 17 gennaio nel Sud Sudan Aveva 37 anni, è stata uccisa da militanti del Lord’s Resistance Army (LRA) mentre portava aiuti sanitari ai rifugiati del Sud Sudan. Il crimine si inscrive nella lunga lista di episodi di violenza e di scontri perpetrati in diversi stati tra esercito del Sud Sudan e fazioni ribelli.   Don Rafael Reátiga Rojas, colombiano, diocesano 35 anni, parroco della Cattedrale “Jesucristo Nuestra Paz”, e Don Richard Armando Piffano Laguado, colombiano,diocesano  37 anni, parroco, sono stati uccisi a Bogotà la sera del 26 gennaio, alla periferia sud della grande capitale della Colombia. L'assassino viaggiava nella stessa automobile dei due sacerdoti: dopo aver sparato alla testa di uno e al petto dell'altro, provocandone la morte all’istante, è sceso dall'auto ed è fuggito. Secondo alcune testimonianze qualcuno lo aspettava e lo ha aiutato a fuggire.   
Don Luis Carlos Orozco Cardona, colombiano,diocesano,ucciso a Rionegro(Colombia) il 13 febbraio Aveva 26 anni, è stato ferito mortalmente da un giovane armato che  ha sparato tra la folla, prendendo di mira il sacerdote, che era vicario presso la Cattedrale della diocesi. Ferito gravemente, è stato portato all'ospedale ma è morto  mentre era sottoposto ad un intervento chirurgico. Dopo l’omicidio è stato catturato un minorenne, autore del crimine, i cui motivi però sono rimasti sconosciuti. Era stato ordinato sacerdote nemmeno un anno prima, il 26 febbraio 2010.   
Don G. Amalan, indiano,diocesano, ucciso a Palayamkottai (India) il 16 febbraio E’ stato ritrovato senza vita nella sua stanza dal Vicario Generale della diocesi e dalla polizia. Il suo corpo era nudo, aveva mani e piedi legati, l’osso del collo spezzato. L’autore del delitto, un giovane di 24 anni, ha confessato ed è stato arrestato: dopo aver colpito il sacerdote si era allontanato impossessandosi delle poche rupie che il sacerdote aveva.   
Don Marek Rybinski, polacco,missionario salesiano, ucciso a Manouba(Tunisia) il 18 febbraio 33 anni, è stato trovato senza vita in un locale della scuola salesiana di Manouba. Secondo la ricostruzione del Vescovo di Tunisi, era uscito dalla casa lasciando la sua automobile alla missione. Il giorno dopo, nella sua camera è stato trovato il computer acceso. Si pensa quindi che qualcuno lo abbia fatto chiamare con una scusa, per farlo uscire, lo avrebbe rapito per poi ucciderlo il giorno successivo.   
Don Romeu Drago,brasiliano,diocesano,ucciso a Montes Claros(Brasile) in 19 febbraio Ucciso nella sua casa, il suo corpo è stato poi portato lungo la strada statale, a circa 25 km da casa sua, dove è stato bruciato. Dalla sua abitazione sono stati rubati diversi oggetti e anche la sua automobile, la cassaforte è stata trovata aperta. Il sacerdote, 56 anni, era il responsabile della comunità di Nostra Signora del Monte Carmelo, nell’arcidiocesi di Montes Claros.    
Don Santos Sánchez Hernández,messicano,diocesano,ucciso a Mecapala (Messico) nella notte tra il 21 e il 22 febbraio E’ stato trovato morto nella sua canonica, assassinato nella notte. Secondo la nota informativa dal Vescovo di Tuxpan, qualcuno si è introdotto nella casa del sacerdote, molto probabilmente per rubare, e una volta scoperto, lo ha aggredito con un machete, provocandogli gravi ferite che ne hanno causato la morte. Padre Santos, 43 anni,  era arrivato in quella parrocchia da un anno.  
Mons. Julio César Alvarez, nato in Paraguay,diocesano, ucciso a Villarricca (Paraguay ) il 14 aprile Aveva 47 anni, è stato ucciso nella sua abitazione. Nella sua camera, dove la mattina è stato rinvenuto il corpo senza vita morto per strangolamento, erano evidenti le tracce di una lotta. Il cadavere era legato mani e piedi, presentava diversi colpi alla testa, lesioni e graffi. Il giorno precedente aveva ritirato una somma di denaro per acquistare una nuova macchina.    
Don Francisco Sánchez Durán, messicano, diocesano, ucciso a Città del Messico  il 26 aprile Aveva 60 anni, è stato ucciso all’alba nella sua chiesa, a sud della capitale messicana. Il suo corpo è stato trovato con ferite al collo, provocate da un’arma da taglio. L'omicidio potrebbe essere stato la tragica conclusione di un tentativo di furto in chiesa, come risultato dell'opposizione del sacerdote ai ladri.    
Padre Gustavo Garcia, colombiano, sacerdote Eudista, ucciso a Bogotà il 12 maggio Aveva 34 anni, è stato assassinato da un individuo che lo ha aggredito per rubare il suo cellulare. Stava aspettando l'autobus per andare ad assistere pastoralmente un malato e, mentre stava parlando al cellulare, un delinquente per derubarlo lo ha ferito gravemente con un coltello. Trasportato in ospedale, era già molto grave e poco dopo è morto.   
Don Salvador Ruiz Enciso, messicano,diocesano,ucciso  a Tijuana (Messico) il 22 maggio Scomparso dalla sua parrocchia la polizia ha trovato, in un quartiere vicino, un corpo con le mani e i piedi legati, irriconoscibile, che è stato sottoposto all’esame del Dna. Successivamente l'Arcivescovo ha confermato che si trattava del sacerdote scomparso. Era conosciuto per essere una persona semplice e dedita al suo ministero. Era diventato popolare per aver promosso la “Messa della famiglia”, durante la quale si serviva di alcuni burattini, da lui stesso maneggiati con destrezza, per spiegare il Vangelo in modo comprensibile ai più piccoli.   
Don Ricardo Muñoz Juárez, spagnolo,diocesano,ucciso a Cartagena(Spagna) il 3 giugno Sacerdote castrense in pensione, è stato ucciso da un colpo alla testa inferto con un oggetto contundente. Il corpo è stato trovato nella sua abitazione. L'ipotesi è che alcuni ladri si siano introdotti in casa della vittima, dove viveva anche la sorella del sacerdote, anziana e portatrice di handicap, e una volta scoperti abbiano colpito padre Ricardo uccidendolo.   
Don Marco Antonio Duran Romero, messicano,diocesano,ucciso a Matamoros (Messico) il 2 luglio Aveva 48 anni, è rimasto ucciso in un conflitto a fuoco tra militari e un gruppo armato al confine con gli Stati Uniti. Era a bordo della sua auto, nelle vicinanze della sua parrocchia, quando si è trovato in mezzo ad una sparatoria. Raggiunto da un proiettile, è stato trasportato in clinica, dove però è morto poco dopo.   
Don Marlon Ernesto Pupiro García,nato in Nicaragua,diocesano, ucciso a Masaya, Nicargua, il 23 agosto Aveva 40 anni, tutte le mattine arrivava in tempo per aprire la chiesa. Quella mattina non vedendolo arrivare, il sagrestano si è incamminato lungo la strada senza però trovarlo. Tre giorni dopo il suo cadavere è stato rinvenuto lungo la strada statale.   
Don José Reinel Restrepo Idárraga, colombiano,diocesano,ucciso a Risaralda (Colombia) il 1 settembre Aveva 36 anni, era alla guida di una motocicletta quando alcuni sconosciuti lo hanno fermato e gli hanno sparato ferendolo a morte. Gli assalitori sono fuggiti portando via la moto (che più tardi è stata ritrovata) ed altri oggetti del sacerdote.   
Don Gualberto Oviedo Arrieta, colombiano,diocesano,ucciso a  Capurganá ( Colombia) il 12 settembre 34 anni,è stato trovato coperto di ferite e coltellate, nella canonica della parrocchia. Non sono stati rilevati atti di violenza all’interno della casa e non è stato rubato nulla. L’assassinio è avvenuto a poche ore dalla conclusione della “Settimana della Pace” che aveva visto mobilitate scuole, università e istituzioni colombiane su questo tema così importante nel contesto nazionale.   
María Elizabeth Macías Castro,messicana,del Movimento Laico Scalabriniano uccisa a Nuevo Laredo (Messico) il 24 settembre Aveva 39 anni, conosciuta come Marisol, è stata sequestrata da un gruppo di narcotrafficanti. Dopo due giorni di ricerche e di drammatico silenzio, il suo corpo senza vita è stato rinvenuto in una strada orrendamente mutilato. Era membro del comitato centrale del Movimento Laico Scalabriniano e lavorava preso la casa del Migrante.   
Don Awuor Kisero, nato in Kenya,diocesano,ucciso a Nairobi il 3 ottobre E’ stato aggredito da quattro malviventi mentre si trovava alla periferia della capitale keniana. Colpito al petto con un’arma da taglio, soccorso,ma deceduto durante il trasporto nella struttura ospedaliera.   
Luis Eduardo Garcia,colombiano, laico, ucciso a Popayan(Colombia) il 16 ottobre Membro della Pastorale Sociale, è stato intercettato da un gruppo di guerriglieri, rapito e poi ucciso. Lavorava nel progetto della "Riattivazione sociale e culturale", promosso dalla Segreteria Nazionale della Pastorale Sociale, che assiste le persone colpite dall’ondata di freddo che aveva investito il paese. Era anche impiegato come professionista nel comune della sua città natale, per questo progetto, dove era conosciuto per la dedizione e l'impegno verso i contadini, verso la sua comunità e le vittime di questa catastrofe naturale.   
Padre Fausto Tentorio, italiano,missionario  del PIME, ucciso a Mindanao( Filippine ) il 17 ottobre E’ stato ucciso la mattina davanti alla sua parrocchia,stava recandosi ad un incontro dei presbiteri quando è stato assalito da due uomini armati che gli hanno sparato a sangue freddo, alla testa e alla schiena. Portato in ospedale, i medici ne hanno potuto solo constatare il decesso. Lavorava nell’apostolato fra i tribali. Ha dedicato tutta la sua vita al servizio di alfabetizzazione e sviluppo degli indigeni detti lumads, in particolare alle tribù dei manobo. Ha realizzato programmi di scolarizzazione, costruito condutture idriche per dare acqua potabile ai villaggi e ai campi, ha attivato corsi di formazione. Padre Tentorio, nelle Filippine dal 1978, operava nella diocesi di Kidapawan dal 1980.   
Suor Valsha John, indiana,delle Suore della Carità di Gesù e Maria, uccisa a Pachwarla (India) il 15 novembre 2011 Uccisa nella sua casa. Svolgeva da 20 anni la sua opera pastorale soprattutto fra i poveri, gli emarginati, i tribali più emarginati. Viveva con i poveri, dava la sua testimonianza cristiana e li evangelizzava, condividendo le loro fatiche e difficoltà. Si era impegnata soprattutto nel difendere gli indigeni dall’alienazione della loro terra, operata dalle compagnie minerarie di estrazione del carbone. Questo impegno le è costato la vita.   
Suor Lukrecija Mamic, croata, delle Ancelle della Carità e Francesco Bazzani, volontario italiano, uccisi a Kiremba(Burundi) il 27 novembre. Alcuni malviventi si sono introdotti nella casa delle suore “Ancelle della Carità” a Kiremba, nella zona nord occidentale del Burundi, vicino al grande ospedale dove le religiose prestano il loro servizio. Suor Lukrecija è stata uccisa a sangue freddo, mentre il volontario è stato sequestrato dai banditi che, poco dopo, temendo uno scontro con la polizia, lo hanno fatto scendere dall’automobile e ucciso a sangue freddo.   
Rabindra Parichha,indiano,laico catechista,ucciso in Orissa,(India) il 16 dicembre. Era stato chiamato sul cellulare da un vicino e non ha fatto più ritorno a casa. La moglie e i figli lo hanno cercato e hanno avvisato la polizia, che ha rinvenuto il cadavere. Aveva la gola tagliata e ferite da taglio alle mani e allo stomaco. Ex catechista itinerante, da tre anni lavorava nell'Orissa Legal Aid Centre, sostenuto dalla Chiese cristiane a Kandhamal, molto impegnato come legale e attivista dei diritti umani.    

sabato 24 marzo 2012

TWITTERomelie di Quaresima 4

Gesù non ci obbliga a cambiare, ma ci annuncia la buona notizia che cambiare ora ci è possibile. La felicità è possibile. Rallegrati oggi! (domenica) 
San Giuseppe ci insegna l'obbedienza, la giustizia, il silenzio, la gratuità, l'accoglienza. A credere ai sogni d'amore impossibili (lunedì) 
 Gesù guarisce xché ci mettiamo in CAMMINO. Infermità del cuore, della mente, dell'amore, comodità, rimpianti, nostalgie. "Alzati e cammina!" (martedì) 
 OBBEDIENZA. Non a codici scritti. Non per convenienza o paura. Non per convenzione. Obbediente per Amore di un Padre (Dio) di cui mi fido (mercoledì) 
Gesù ci mette in guardia da usare le Scrittura x giustificare desideri, idee, scelte. La Bibbia è la bussola che ci orienta, non un alibi...(giovedì) 
Sembra che i "vicini" facciano fatica a riconoscere Gesù. Sii attento alla Sua presenza nella tua vita. Felice, e non giudicare i "lontani" (venerdì) 
 «Mai un uomo ha parlato così!». Penso alle nostre parole, alle nostre promesse, alle nostre spiegazioni. Alle mie omelie. Signore, pietà. (sabato)

giovedì 22 marzo 2012

Articolo 18


«Lasciare fuori la Cgil sarebbe una perdita di speranza notevole, un grave errore». Uno dei «rilievi critici» che il presidente della Commissione Cei per il Lavoro, monsignor Giancarlo Bregantini, muove alla riforma Fornero è «il dispiacere che provo nel vedere la Cgil lasciata fuori da questa riforma».
«Un fatto che viene quasi dato come scontato - dice in un’intervista a Famiglia Cristiana -, quasi che il primo sindacato italiano per numero di iscritti non sia una cosa preziosa per una riforma del lavoro».
«Dietro questa fetta di sindacato - aggiunge monsignor Bregantini - c’è tutto un mondo importante, cruciale, da coinvolgere per camminare verso il futuro. Altrimenti c’è il rischio che questa parte sociale, con i suoi milioni di iscritti, resti disillusa, arrabbiata, ripiegata su atteggiamenti difensivi, su un passato che non c’è più».
«Bisogna chiedersi, davanti alla questione dei licenziamenti, chiamati elegantemente, con un eufemismo, flessibilità in uscita, se il lavoratore è una persona e non una merce», afferma Bregantini.
«È la grande istanza dell’enciclica sociale Rerum Novarum - prosegue -. La questione di fondo. Il lavoratore non è una merce. Non lo si può trattare come un prodotto da dismettere, da eliminare per motivi di bilancio, perchè resta invenduto in magazzino. Leone XIII lo scrisse nella pietra miliare del cattolicesimo sociale, emanata nel 1891, più di un secolo fa». «È un pò come nella questione della domenica derubricata a giorno lavorativo - aggiunge il presidente della Commissione Cei -. In politica ormai  l’aspetto tecnico sta diventando prevalente sull’aspetto etico».
Secondo mons. Bregantini, inoltre, «se con Berlusconi la questione centrale era legata al profitto, oggi c’è l’aspetto tecnico che domina ogni questione politica. Ma alla fine tra profitto e aspetto tecnico si crea una sintonia eccessiva.L’aspetto etico nella politica è necessario. E invece non è più tenuto in considerazione».

mercoledì 21 marzo 2012

Ringraziamenti

«A conclusione di questo percorso, voglio esprimere gratitudine a tutti coloro che provvidenzialmente ho incontrato sul mio cammino umano di fede.
Sono grato alle comunità cristiane in cui ho maturato alcune esperienze che qui sono anche contenute: la mia parrocchia di origine, della Santissima Annunziata, e le parrocchie di San Benedetto Martire, Sacro Cuore (Martinsicuro) e, in particolare, le comunità di Valdaso di Montalto Marche e Acquaviva Picena, in cui sono stato a servizio.
Un ringraziamento a coloro che hanno contribuito più direttamente alla pubblicazione di questo scritto: Giuseppe Savagnone per la sua benevola prefazione, gli amici della Presidenza nazionale dell’Azione cattolica italiana, con i quali oggi condivido l’amore per la Chiesa; l’Ufficio centrale dell’Acr, prezioso luogo di fraternità a servizio dei ragazzi e degli educatori dell’Ac. Inoltre le monache clarisse di San Benedetto del Tronto, Anna Maria e Giuseppe, Giada ed Emanuele, Paolo, Ambra, don Claudio, che hanno contribuito con preziosi consigli, ulteriori intuizioni e tante ore trascorse insieme. 

Grazie a mia madre, per aver minuziosamente corretto le bozze di stampa; grazie a Gianni Borsa e all'Editrice AVE per la fiducia accordata e la pazienza dimostrata.
Infine i miei compagni di cammino verso Santiago: Giovanni, Cristina, Sara, Giuseppe, Cinzia, Silvia, Franco e Alessia, Valentina, Alberto, Roberta, don Walter, Cristiano, con i quali ho sperimentato la bellezza della prossimità e la potenza del Vangelo dalla sagrestia fino a Gerico» (Dalla sacrestia a Gerico, pag. 147-148).

sabato 17 marzo 2012

TWITTERomelie di Quaresima 3

I mercanti nel tempio? Io sono "tempio di Dio". Devo occuparmi prima dei mercati e compromessi in me. Poi penso alla Chiesa e agli altri (domenica)

Rifiutato, incompreso, deriso, perseguitato, Gesù non rinuncia. Oggi i credenti in Cristo devono essere PROFEZIA nel mondo. Nonostante tutto (lunedì)

Perdonare di cuore è l'unico modo di costruire la pace. E per un cristiano è un comando di Gesù (martedì)

Fedeli alla Legge e ai Profeti, dice Gesù: il rischio è esserlo solo a una loro interpretazione e a qualche nostro personale adattamento (mercoledì)

Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde, dice Gesù. Tempo di scelte profetiche: sempre dalla parte dei poveri (giovedì)

Con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza, con tutta la forza: Dio non vuole che faccia delle cose x lui. Vuole me, x donarmi la sua Vita (venerdì)

Non bisogna aver paura di sbagliare o di quelli che sbagliano, ma di aver sempre ragione e di quelli che pensano di essere perfetti (sabato).

giovedì 15 marzo 2012

Salviamo i nostri Marò

Ieri sera, passeggiando per i Fori imperiali di Roma antica, ho trovato una scritta luminosa sul Colosseo: “Roma capitale Marò”. Marò è l’ultima parola che nessuno di noi ha mai sentito prima di una settimana fa, eppure tutti facciamo finta di conoscerla da una vita. Ce ne sono molte di parole come queste, volte a evocare sentimenti viscerali e retoriche di Stato. Senza mai andare in profondità. E alla fine impariamo le parole a memoria, senza sapere cosa significhino realmente. Come i bambini. Ma forse peggio.
I Marò (Reggimento San Marco) Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, secondo la retorica sarebbero due italiani ingiustamente sequestrati da truppe di ribelli indiani, gettati in una cella e in immediato pericolo di morte. E allora largo sfogo alle parole vuote: “Riportiamoli subito a casa”, “Salviamo i nostri marò”, “Siamo tutti con voi”.
Qualcuno si chiede poi cosa sia realmente accaduto: i due fucilieri della Marina sono più semplicemente in stato di arresto, con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani, in circostanze ovviamente da chiarire poiché le versioni delle parti contrastano tra loro. Inoltre non è neppure chiaro quale sia il tribunale legittimo ad esprimere il giudizio: se indiano o italiano. Intanto, ed è quello che ci interessa, Massimiliano e Salvatore stanno bene. In stato di detenzione, secondo le regole di uno Stato di diritto e nel rispetto dei diritti umani, e con qualche vantaggio rispetto agli altri detenuti indiani (e italiani).
Stando così le cose, che cosa dobbiamo rivendicare? Il rispetto dei diritti della persona e un processo equo (forse più facile in India che in Italia!). Perché tanta retorica? Da che cosa dobbiamo distogliere lo sguardo? Per che cosa dobbiamo ritrovare i sentimenti dell’unità nazionale? Me lo chiedo sempre quando le cronache mediatiche fanno cortocircuito nel mio cervello.

mercoledì 14 marzo 2012

Dalla Sacrestia a Gerico. Verso la nuova evangelizzazione

Per il momento è possibile richiederlo solo alla casa editrice AVE
Pensavo ci volesse ancora molto e invece è stato un parto più veloce del previsto. 


Disponibile in libreria oppure online, ma è possibile richiederlo direttamente alla casa editrice AVE, cliccando QUI




«Nel tempo della Chiesa in crisi, c'è bisogno di santi profeti coraggiosi e felici. Capaci di abbandonare i lidi sicuri del potere e della consuetudine verso ogni luogo indicato da Dio. Capaci di guardare il mondo con gli occhi del Signore. Capaci di gesti eloquenti e parole nuove, come i gesti e le parole di Gesù» (Dino Pirri).

«Così, quella che si snoda davanti agli occhi del lettore non è solo una onesta e coraggiosa analisi della crisi della nostra pastorale e l’individuazione di percorsi per superarla, ma la storia di un uomo, di un sacerdote, che non enuncia teorie, ma racconta esperienze vissute, traendo da esse indicazioni preziose per chiunque percepisca oggi il profondo disagio di questa crisi...
... La “Nuova evangelizzazione” non può che partire da qui, da una comunità cristiana che si lascia interpellare dalla crisi del nostro tempo e della nostra pastorale, per ritrovare se stessa attraverso una profonda purificazione e una riscoperta vissuta del Vangelo, sotto le incrostazioni dell’abitudine e della retorica. Non è una teoria accademica, ma un percorso personale che un sacerdote ha voluto raccontare, agli altri, ma forse soprattutto a Dio e a se stesso» (Giuseppe Savagnone).



Il deserto fiorito



Quando sembra davvero tutto un deserto e proprio non riusciamo a vedere i fiori che stanno germogliando...
È terreno buono il cuore di ogni uomo e donna in ogni suo sobbalzo di amore e nel desiderio di essere amati. Come Silvia che non crede, ma non smette di lottare e di porre domande, e Arianna tra un caffè e una passeggiata, come Massimo che aspetta da tempo che vada a trovarlo anziché lamentarmi perché non sia lui a venire da me, come Angela che si commuove, come Giuseppe che tenta la difficile arte dell’esistenza in un mondo incrostato di pregiudizi, come Gianni dalle mille (forse troppe!) domande, Chiara, incontrata sul mio cammino per caso, coraggiosa contro tutto. Come Pierluigi che si stupisce e si entusiasma per ogni cosa, come Valentina che per me rimane un mistero, come Loredana che, piena di ferite, non smette di curare gli altri. Come Gaia, sospettosa tra i banchi di scuola, poi divenuta un libro aperto: ricordo il suo abbraccio dopo anni che non ci si incontrava; mi piacciono i suoi occhi sorridenti, anche se non è quasi mai felice.

Oggi ho la certezza che il solo peccato non è l’aridità del terreno, ma la mia incapacità di riconoscerlo fecondo. O almeno è il peccato più grave.

domenica 11 marzo 2012

TWITTERomelie di Quaresima 2

Affaticato dalla vita in salita, proprio su quel monte, improvviso il volto splendente di una vita nuova possibile. Dalla paura allo stupore (domenica).
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate, non condannate, perdonate. Date e vi sarà dato» (lunedì).
Salire sulle cattedre e amare la popolarità come scribi e farisei non è solo cosa da preti. Agisci con semplicità e scegli la piccolezza! (martedì).
Piaccia o no. Dio ha rifiutato gli strumenti del potere, per abbracciare la croce, segno dell'amore più grande. Il mondo si cambia così! (mercoledì).
Il Vangelo: invece di perder tempo a convincere gli altri sulle sue verità, vivilo! Se sei felice, invece che brontolone, sarai + credibile (giovedì).
La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo; e la cattolicità sia sempre un abbraccio, non una separazione (venerdì).
Il vangelo chiede autenticità. I farisei di oggi continuano a fingere e giudicare, ma la felicità sta nel riconoscersi piccoli e amati (sabato).



La conversione: dalla paura allo STUPORE, dal giudizio alla MISERICORDIA, dalla presunzione alla SEMPLICITÀ, dal potere all'AMORE, dalla mormorazione alla GIOIA, dall'ipocrisia alla COERENZA, dalla banalità alla PROFEZIA!

giovedì 8 marzo 2012

Pausa quaresimale

Il chiostro dell'eremo San Girolamo
INFO
Carissimi amici,
fino a domenica sarò a Spello, presso l'eremo San Girolamo, a condividere alcune giornate di spiritualita con alcuni educatori dell'ACR. Per questo non aggiornerò il blog in questo tempo, dedicato al silenzio e all'incontro gioioso con la Parola di Dio e con i fratelli. Vi prometto però di tornare lunedì con una sorpresina. In questi giorni vi lascio con le parole di Charles de Foucauld, che ancora oggi risuonano tra queste mura.

Padre mio, io mi abbandono a Te fa di me ciò che ti piace;
qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto, purché la tua volontà
si compia in me ed in tutte le tue creature;
non desidero niente altro, mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani, te la dono, mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo.
Ed è per me una esigenza d’amore Il donarmi,
il rimettermi nelle tue mani,
senza misura, con una confidenza infinita,
perché tu sei il Padre mio.

Auguri alle donne!


Nella giornata internazionale della donna, mi auguro che sia passata la moda di "fare festa" da isteriche e represse, nel tentativo di imitare alcuni uomini (maschi) che in certi locali esprimono bassezze tali da non essere neppure degne di essere assimilate ai comportamenti animali. 
Spero possa essere una giornata di riflessione, e dove necessario anche di protesta, affinché sia riconosciuta la diversità dei generi e unitamente la dignità che spetta ad ogni persona.
Da parte mia, semplicemente, grazie al Signore che ha pensato di rendere bello il mondo attraverso l'armonia delle diversità. Anziché con la monotonia delle regole astratte. Il mio, è un Dio fantasioso!

lunedì 5 marzo 2012

Dalla sacrestia a Gerico

Non riesco a tenere questo segreto: presto il libreria il mio primo libro. Il titolo? DALLA SACRESTIA A GERICO. Di più ora non posso dire.

giovedì 1 marzo 2012

Chi cerca trova

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti» (vangelo secondo Matteo 7,7-12)
La verità della fede non sta nel sapere cosa chiedere, ma nel sapere che c'è un Padre a cui affidarsi totalmente, anche senza chiedere nulla. Perché dà solo cose buone ai suoi figli.